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Ruth Deutschmann

Benjamin Epp

Aldrans

2008-06-16

Sylvia Manning - Baumgartner

Nicole D´Incecco

1930

Dovetti lavorare e lavare molto. E così com`era all`epoca, si faceva due volte all`anno il grande bucato. Si aveva una tinozza molto grande per lavare. Le lenzuola erano di tessuto grossolano, di lino. Nel paesino c`era una donna che aiutava sempre, con questo si guadagnava da vivere. Andava sempre a fare il bucato e aiutava. E tutto durava sempre due giorni interi. Si doveva lavare con il ranno, non c`era il detersivo in polvere. Si aveva un sapone di pura cenere di legna, lo si bolliva e dopo lo si scolava. Prima si doveva prelavare i pannicon l`asse per lavare. Lo conosce? Ne ha mai visto uno? Un`asse per lavare. Ne ha visti o no? Li si vedono ancora oggi nei musei e così via.Si doveva fare il prelavaggio, e dopo si mettevano i panni dentro la tinozza insieme al ranno. Si aveva un panno apposta, molto grossolano. Si chiamava "Werch", "Werchtuch". Non riesco ad esprimerlo in un altro modo, non so come si chiama in tedesco alto - era un "Werch". Qualcosa di grossolano, come questo qua, qualcosa di molto grossolano. Lo si tendeva sopra la tinozza, e lì il ranno - prima si scolava la cenere -, poi lo si rimetteva nella caldaia.E lo si riscaldava, e si versava il ranno bollente nella tinozza sopra la biancheria. E lo si faceva - era sempre un numero dispari - o tre o cinque o sette volte, per lo più cinque volte. La tinozza aveva un bastone, lo si tirava su e sotto c`era una caldaia. Dopo il ranno scorreva di nuovo giù dalla biancheria. E lo si rimetteva nella caldaia, e si riscaldava di nuovo, finché era bollente. Quando si aveva versato l`acqua bollente per l`ultima volta, lo si lasciava stare durante la notte, il ranno, affinché lo sporco andasse via del tutto. Non si aveva il detersivo, ma così funzionava bene. Sì, ed erano panni piuttosto grossolani. Allora due volte all`anno si faceva il grande bucato.